Il Sentiero degli Dei
Il sentiero degli Dei è una tappa immancabile per gli amanti delle camminate, per chi vuol vivere la natura al di fuori dei (pur sempre deliziosi) centri abitati e ammirare il magnifico panorama della costiera vivendolo dall’interno.
Pur non essendo necessaria un’altissima preparazione fisica o conoscenze particolare di trekking ed orienteering per percorrere il sentiero degli Dei, bisogna comunque avere una resistenza fisica tale da effettuare una camminata di almeno 4 ore, sotto il sole, e senza possibilità di terminare il tutto nel mezzo del tragitto.
Noi abbiamo effettuato il cammino con scarpe da trekking leggere, pantaloncini (o pantaloni da trekking) e t-shirt ma si possono incontrare anche comitive più sprovvedute con scarpe da tennis, jeans e camicia e che comunque arrivano al termine del percorso.
Il sentiero degli Dei congiunge la piccola Bomerano, frazione di Agerola, a Nocelle, nel comune di Positano, e tendenzialmente il sentiero viene percorso in questa direzione, ovvero partendo da Bomerano.
Chiaramente, in gran parte dell’anno, il caldo la fa da padrone: si percorrono lunghi tratti completamente privi di ombra. Si consiglia quindi di munirsi di occhiali da sole, cappelli, creme solari e soprattutto molta acqua poiché fino a Nocelle si troveranno con difficoltà fonti a cui attingere e riempire le proprie borracce.
Bomerano è nell’entroterra della penisola sorrentina ed essendo un percorso con inizio e fine differenti si sconsiglia recarsi alla partenza con il mezzo proprio, si avrebbero serie difficoltà a recuperare lo stesso, a meno che non si desideri percorrere il cammino degli dei anche al ritorno. Il mezzo preferito dai più (con poche alternative valide) è il bus di linea tra Amalfi e Agerola-San Lazzaro, ne esistono anche da Napoli e Castellamare di stabia ma naturalmente più rari. Il capolinea del bus della SITA è nello spiazzo di fronte il porticciolo di Amalfi, effettua anche (poche) fermate intermedie, segnalate da paline, in corrispondenza di hotel importanti, bivi per scambi o cittadine che si incontrano lungo il percorso (come ad esempio Furore). Se si desidera sfruttali tali fermate è bene premunirsi del biglietto in anticipo.
Il percorso del pullman è inevitabilmente sulla via panoramica e quindi l’ora di viaggio tra Amalfi ed Agerola non è tempo buttato bensì un’occasione ulteriore per ammirare il panorama. Se possibile è preferibile sedersi all’andata sui posti di sinistra del veicolo che si affacciano verso il mare.
Pur non essendo segnalata, la fermata è facilmente riconoscibile, infatti la stragrande maggioranza degli avventori del mezzo faranno il sentiero, molti stranieri e scenderanno lì e comunque basterà ascoltare il conducente sempre solerte a segnalare la fermata de “il sentiero degli Dei”.
Dalla fermata del bus fino all’inizio del percorso saranno un centinaio di metri da percorrere all’interno del minuscolo paesino di Bomerano e potete sfruttare i negozi alimentari della piazzetta per acquistare il proprio pranzo a sacco. La partenza del percorso è ampiamente segnalato dalla cartellonistica cittadina, con tanto di pannelli introduttivi.
Il percorso è grossomodo pianeggiante, anche un po’ in discesa (chiaramente se si parte da Bomerano), ben battuto anche se a volte fatto di ciottoli e pietre. Non ci sono ferrate o punti particolarmente pericolosi quindi gli amanti della fotografia potranno portare le loro voluminose fotocamere senza la preoccupazione di complicarsi la camminata.
Dopo un’oretta di cammino il percorso effettua un evidente bivio, che divide il percorso alto da quello basso. I due percorsi si ricongiungono più avanti e la parte alta dovrebbe avere un grado di difficoltà maggiore ma è una differenza davvero minima mentre ne guadagna nel panorama più ampio.
Il sentiero termina fondendosi con le stradine di Nocelle ci si può finalmente dissetare tra fontanelle pubbliche e chioschetti di limonate e altre spremute.
A Nocelle finisce il sentiero ma non la fatica: per scendere da lì alla strada principale vi aspetta una affascinante quanto faticosa discesa di 2300 scalini, fateli piano o i vostri polpacci o ginocchi ne risentiranno.
La fine della scalinata è vicina a Positano ma non dentro il centro abitato, quindi o si attende il bus lungo la strada o per andare alla nota cittadina della costiera bisognerà andare a destra per meno di un km costeggiando il ciglio della strada essendo la stessa notoriamente stretta.
Daniele Pascucci
La passione del viaggio è tramandata dai miei genitori che “ci forzavano” a girare l’Italia e l’Europa con un misero camper e sin da allora mi focalizzo più sulle persone che sui luoghi. Adoro infatti osservare e conoscere sia le persone che vivono quotidianamente il luogo visitato, sia ascoltare le esperienze simili (ma diverse) di altri viaggiatori incontrati lungo il percorso: confrontare le diverse prospettive. Diverse prospettive che alimento viaggiando con più di una guida e indicazioni o suggerimenti di chi ci è già stato, e lasciando sempre spazio all’improvvisazione del momento una volta arrivato. Le novità e le sorprese le cerco andando lontano, presso culture distanti, ma anche dietro l’angolo (dove di solito si trovano le sorprese) con un’Italia piena di contraddizioni, e un’Europa che vive di differenze. Non mi piacciono gli alberghi, sono distaccati dal contesto, apprezzo più la condivisione di campeggi, ostelli o case private. Pur apprezzando musei e punti di interesse turistico, a rimanermi impresso a fine viaggio è sempre qualcosa di sorprendente ed inatteso che vuoi o non vuoi capita, senza poterla pianificare, e la lascio capitare.