DOUBLE ESCAPE TO ALBANIA – Intervista Doppia
Albania. Un luogo esotico eppure a due passi da casa, un mix di leggende metropolitane e falsi miti, un paese in bilico tra est e ovest. Tra passato e futuro.
Da tempo mi chiedo se valga la pena visitarla. È la nuova frontiera del turismo esperienziale in Europa o solo una distesa di abusi edilizi? È la mecca dei Russi poveri che non si possono permettere il Montenegro o la nazione dei villaggi raggiungibili solo a dorso di mulo? Un patetico avanzo degli anni ’80 italiani o una novella Croazia limpida, verace ed a basso costo?
Per soddisfare la mia e la vostra curiosità ecco un’intervista doppia a due dei nostri blogger, Giorgia Chiarottini e Daniele Festoso, che sono appena tornati dalla sponda Est dell’Adriatico.
Giorgia: Perido: 10-17 settembre; Itinerario: Tirana, Ohrid, Fortezza di Bhastove, Berat, Dhermi, Argirocastro.
Daniele: Periodo 10-16 agosto; Itinerario: Valona, Saranda, Argirocastro, Berat, Tirana
Ai posteri e ai lettori l’ardua sentenza dunque, con un disclaimer importante: il periodo conta parecchio. Decisamente.
1- Qual è la prima cosa che hai pensato una volta uscito dall’aeroporto?
G: Sinceramente, speriamo che google maps funzioni
D: Ho notato sin da subito alcuni turisti infuriati nei pressi degli sportelli dei nolo auto. A molti la prenotazione in anticipo pare non fosse servita a nulla dato che le auto erano state assegnate senza alcuna logica di prelazione predefinita. Ovviamente ho pensato “oddio speriamo non capiti anche noi”. Ma come nel peggiore dei casi, ci avevano fatto “lo stesso scherzetto”. Ciononostante la compagnia si è occupata gentilmente di scortarci fino al nostro primo albergo e la mattina successiva ci ha portato l’auto con cui avremmo proseguito per tutta l’Albania: una indistruttibile Tata Vista dalle gomme lisce e 125.000 fieri km di precedente percorrenza.
2- Fai la top 3 dell’Albania
G: La mia top 3 è facile, Dhermi al primo posto mare di un colore incredibile e questo aspetto da Singita dopo l’olocausto nucleare. Fantastico essere in spiaggia a settembre, clima perfetto, nessun altro né a destra né a sinistra e cena di pesce a 15 euro.
Secondo posto il lago di Ohrid un luogo dal fascino maestoso, il pesce Koran pure non scherza.
Infine Siri y Kalter sorgente carsica dell’occhio blu. Noi purtroppo abbiamo fatto una breve sosta ma dormirci sarebbe stato interessante
D: Dhermi, quieta, dal mare color cristallino. Forse uno dei luoghi più rilassanti d’Europa e non credo di esagerare. Berat, la città delle mille finestre, una specie di Sarajevo in miniatura. Infine l’artigianale e goffo ponte mobile di Butrino, simbolo di un paese arrabbattato che si ingegna per sopravvivere.
3- Il mare in Albania, sembra di stare a?
G: Al Singita dopo l’olocausto nucleare.
D: A Dhermi: in Salento a Maggio. A Saranda e Ksamill: in Salento ad Agosto.
4- Come si mangia e quali sono le tradizioni imperdibili?
G: Ho davvero apprezzato la cucina albanese, semplice ma con delle materie prime ottime. I pomodori hanno un gusto mai sentito ed anche la bontà dell’insalata è incredibile. Del resto lungo la strada, nei campi non si vede un macchinario agricolo ma solo braccia.
D: Come nella migliore delle tradizioni dell’est europeo, soprattutto del Sud est che devia verso lo stretto del Bosforo, la cucina diventa un meltin’ pot di piatti e ingredienti. Facile trovare lo tsatsiki greco, facile incontrare la pita o le carni polpose dei vicini Bulgari e Kosovari. In Albania, come nel resto dei Balcani, quello che trovi nel piatto si trasforma spesso in un libro di Storia: il loro attaccamento alla cucina Turca è lascito di decenni di dominazione Ottomana, come anche il diffuso amore per i piatti all’italiana dato il fascino provato per il nostro paese e anche una breve parentesi di governo italico sotto il regime fascista di Mussolini.
5- Dice che parlano tutti italiano perché dagli Anni 80 si vede la tv italiana attraverso l’adriatico, come si comunica?
G: La comunicazione è agevole, chi parla inglese lo sa molto bene gli altri parlano italiano perfettamente. Sono tutti molto legati all’Italia sia per motivi storici sia per ovvia vicinanza sia perché appassionati di serie A.
D: Mai dovuto usare l’inglese. L’italiano assurge a seconda lingua ufficiale praticamente, anche perchè tutti gli Albanesi con cui mi è capitato di chiacchierare, hanno speso almeno qualche anno dalle nostre parti.
6- Si sta meglio o si sta peggio?
G: Alcuni ragazzi con cui ci è capitato di parlare erano piuttosto disillusi. Io credo si stia peggio per ora.
D: L’Albania deve fare ancora molta strada per mettersi in pari, non tanto con i paesi più avanzati d’Europa, per carità, ma anche solo con i loro più prossimi vicini di casa come la Bosnia o la Croazia.
7- Un w.e. o una settimana in Albania, che giro proponi?
G: Per un w.e. suggerisco una tappa che noi non abbiamo toccato ma che mi interesserebbe molto, ovvero il nord, Scutari ed il lago omonimo al confine con il Montenegro. Se invece parliamo di un w.e. di fine estate Dhermi e la meravigliosa spiaggia di Drymades.
Una settimana suggerisco il giro che abbiamo fatto noi.
D: Sicuramente promuoverei un piccolo tour della costa in un periodo fuori stagione, poco meno di una settimana, tralasciando le grandi città che forse hanno ancora poco da offrire.
8- Un suggerimento per chi ama visitare le città ed uno per chi è alla ricerca di avventure sportive e non
G: Dunque, Berat è una tappa imperdibile, suggerisco una merenda al ristorante Antigoni al tramonto e di dormire nel castello nella parte più alta della città.
Per i più avventurosi suggerisco il Lago di Ohrid, paesaggi boreali.
D: Sul fronte Città, suggerisco una tappa a Berat. Sul fronte attività sportive, nei pressi degli alti monti che circondano Dhermi sul mare, è frequente incontrare punti per il lancio con il parapendio. Se siete appassionati di sport estremi, può fare al caso vostro.
9- Albania by night, si dorme o si resta in piedi fino all’alba?
G: La nostra esperienza ha visto ricche dormite di almeno 9 ore di seguito, sulla riviera albanese sia Saranda che Valona offrono numerosi locali Pop Venue
D: Saranda, Ksamill, Valona e anche Tirana offrono una caotica vita notturna. Ma se siete giovani (o vi sentite giovani dentro) vi suggerirei decisamente altre mete per spendere notti insonni tra un club e l’altro.
L’intervista finisce qui, speriamo sia stata di vostro gradimento e che vi sia venuta voglia di visitare il paese delle Aquile. La morale della favola? Un viaggio decisamente interessante e un paese da esplorare, ovviamente in bassa stagione. Come tutto del resto 🙂