Mont Saint-Michel, sogno o realtà?!
Ed eccola apparire finalmente! Quasi dal nulla, immersa nella nebbia come in un sogno, le sue linee meravigliose si fanno via via più nitide. Si, deve essere un sogno. Nessuno avrebbe potuto sfidare in questo modo la natura per realizzare un luogo così mistico. Eppure è lì davanti a me, fiera e bellissima. E allora mi arrendo, che sia un sogno o realtà non ha importanza, Mont Saint-Michel è davanti a me e finalmente potrò ammirare questa meraviglia unica ed irripetibile!
Riconosciuto dal 1979 come Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’Unesco, Mont Saint-Michel, noto come “la Meraviglia dell’Occidente” per la sua straordinaria bellezza, è un isolotto roccioso con una circonferenza di circa 960 metri e un’altezza di 92 metri s.l.m. situato tra la Punta bretone di Grouin e la Punta normanna di Champeaux. È un luogo incantato, che sembra uscito da un libro di fiabe, carico di storia millenaria e di leggende, pronto a regalare emozioni inaspettate grazie alla sua magnifica baia, al fascino del borgo medievale, alla maestosità dell’Abbazia e al meraviglioso spettacolo delle maree sigiziali.
Mont Saint-Michel prende il nome dal santo protettore San Michele Arcangelo, a cui è dedicata l’imponente Abbazia. La storia vuole che l’arcangelo Michele sia apparso tre volte in sogno al vescovo d’Avranches, Aubert, ordinandogli di costruire una chiesa in suo onore su quel piccolo isolotto roccioso. Le prime due volte il vescovo ignorò le richieste del Santo finché questi, infuriato, gli perforò il cranio con un tocco del suo dito e solo allora il vescovo si decise ad adempiere alle richieste dell’arcangelo. Era il 16 ottobre del 709 quando il vescovo Aubert fece consacrare la prima chiesa e da allora non ha cessato di attirare curiosi e pellegrini da ogni parte del mondo.
Io ho avuto la fortuna di visitare questo luogo magico nel momento giusto ed insieme alla compagnia perfetta. Mont Saint-Michel è infatti la metà più visitata della Normandia (Francia settentrionale) e, sebbene neanche un’orda di turisti accalcati potrebbe farla apparire meno affascinante, avere la possibilità di inerpicarsi tra le sue piccole vie che inesorabilmente ti guidano fino in cima all’Abbazia nel silenzio e senza nessuno in giro è un’esperienza fortunata ed indimenticabile.
Il mio primo consiglio è, quindi, questo: cercate di visitare questo luogo nel momento giusto! Non fatevi spaventare da due gocce di pioggia che magari magicamente faranno scappare tutti tranne voi che, più coraggiosi, sarete ampiamente ripagati dall’opportunità di passeggiare lungo le vie silenziose e cariche di storia di Mont Saint-Michel. Nella stessa giornata io l’ho visitata con il sole, con la pioggia e con venti a 120 km/h, una cosa pazzesca e al tempo stesso emozionante!
Amo la fotografia e, quindi, non posso non consigliarvi di andare all’alba e al tramonto per godere della luce più bella. E la sera!!! Le luci che la illuminano sono incredibili e vi faranno rimanere senza fiato! Ogni momento vi sembrerà di visitare una nuova Mont Saint-Michel, la luce è vita e ogni momento unico ed irripetibile.
Secondo consiglio. Verificate il calendario delle maree (https://www.ot-montsaintmichel.com/en/horaire-marees/mont-saint-michel.htm)! La natura è imprevedibile e quindi anche le previsioni potranno essere disattese, vale la pena tuttavia di provare almeno ad andare nel momento in cui con più probabilità potrete assistere a questo fenomeno incredibile. È possibile assistere all’emozionante spettacolo delle maree e all’affascinante avanzare delle onde ogni giorno, la mattina (bassa marea) e la sera (alta marea), in orari diversi che dipendono dal ciclo lunare. Ci sono tuttavia solo pochi giorni nell’arco dell’anno, i cosiddetti giorni delle Grandi Maree, in cui le maree hanno un coefficiente superiore a 100 e arrivano a circondare completamente Mont Saint Michel, facendolo diventare un’isola vera e propria. In questi giorni e negli orari delle grandi maree, anche la prima parte della nuova passerella di accesso al monte viene sommersa e Mont Saint-Michel diventa una vera e propria isola circondata dal mare per diverse ore. È previsto un servizio di bus che dal parcheggio vi porterà fino al piazzale di ingresso dalla mattina presto fino a tarda sera (http://www.bienvenueaumontsaintmichel.com/it/page).
E ancora! Cambiate spesso il vostro punto di vista! Mont Saint-Michel vi offrirà sempre un’alternativa, muovetevi contro corrente. Mentre la città è vuota salite fino in cima alle torri per ammirare dall’alto la marea e le infinite distese che la circondano. Se la marea dovesse non arrivare, provate ad addentrarvi nella secca per una vista panoramica imperdibile. Ma attenzione! Ci sono le sabbie mobili e non si scherza! Vi serviranno dei copri scarpa fino al ginocchio, il fango è micidiale lì! E quando la città sarà così piena da faticare a muoversi visitate l’Abbazia (https://it.m.wikipedia.org/wiki/Abbazia_di_Mont-Saint-Michel), ne vale veramente la pena! Luogo di pellegrinaggio dall’VIII al XVIII secolo, l’Abbazia benedettina di Mont Saint-Michel rappresenta uno degli esempi più notevoli dell’architettura al contempo religiosa e militare dell’epoca medievale. L’Abbazia è stata modificata ed ampliata nel corso dei secoli a seguito di incendi, crolli, ricostruzioni, scelte architettoniche e cambiamenti funzionali. Da non perdere il chiostro, autentica oasi di silenzio e pace sospesa fra cielo e mare, e l’annessa abitazione dei monaci, eccezionale esempio di gotico normanno. Il sagrato è il luogo ideale per godere di una magnifica vista sulla baia, soprattutto nel momento delle grandi maree.
Sognerò ancora questo luogo tante volte fino a quando un giorno, già lo so, mi risveglierò con il profumo di un delizioso pain au chocolat per godermi una nuova alba a Mont Saint-Michel!
Un abbraccio a F. e M. che hanno vissuto con me queste incredibili emozioni!
Paolo Di Ciaccio
Viaggiare per conoscere, viaggiare per emozionarsi. Anni fa ho siglato un patto, mi avrebbero portato sempre più a Nord ed io avrei raccontato tutto con le foto. E così è stato. E la passione per la per fotografia è diventata man mano sempre più parte integrante dei miei viaggi. Per lasciare nella memoria un ricordo indelebile non solo delle immagini che i nostri occhi hanno potuto osservare ma soprattutto delle sensazioni che in quei momenti hanno attraversato tutti i nostri sensi. Mi piace perdermi nella natura e viaggiare a piedi o in bici, modi lenti ed adatti a farci vivere e comprendere a fondo i luoghi che visitiamo. In questo blog mi divertirò con i miei amici a raccontare come in un diario le nostre avventure, con le parole ma soprattutto attraverso la luce della fotografia!